La caduta dei capelli è un problema che coinvolge sia gli uomini che le donne, a tutte le età. La cause sono diverse. Intervengono infatti, la predisposizione genetica, gli ormoni, lo stress, i trattamenti medici (farmaci), le malattie autoimmuni, le cicatrici, le ustioni ed anche le carenze alimentari.
L’alopecia androgenetica è la condizione più diffusa che porta alla perdita dei capelli; nell’arco della vita, infatti, si manifesta nell’80% circa degli uomini. E’ dovuta ad una predisposizione genetica che, associata ad alti livelli di diidrotestosterone (DHT), ormone maschile, altera in modo progressivo il ciclo di crescita del capello fino alla sua caduta.
La perdita dei capelli nelle donne, invece, si manifesta più comunemente con un assottigliamento progressivo del capello che comporta un diradamento negli anni, prima che una vera alopecia.
“L’approccio chirurgico nel trattamento della calvizie si è evoluto per offrire risultati naturali e durtuti nel tempo.”
Il Trapianto di Unità follicolare (FUT – Follicular Unit Transplantation) è la tecnica più conosciuta per l’infoltimento dei capelli nei pazienti affetti da calvizie. La pratica è sicura e garantisce un valido attecchimento, duraturo nel tempo. Consiste nel prelevare chirurgicamente, in anestesia locale, una striscia di cuoio capelluto dalla regione posteriore della nuca. I capelli di quest’area, infatti sono geneticamente protetti dagli effetti negativi del di-idrotestosterone (DHT), e, pertanto, non cadono in corso di calvizie. Le singole unità follicolari vengono separate con l’ausilio di microscopi ad stereotopici ad epiluminescenza e successivamente re-introdotte nelle aree di diradamento con pinze microchirurgiche che ne garantiscono la manipolazione delicata. La particolare attenzione e la cura dell’intera procedura chirurgica permettono una guarigione naturale fatta di cicatrici invisibili, sia a livello dell’area donatrice (la nuca) che nel punto di innesto delle unità follicolari, evitando pertanto “l’Effetto Bambola”.
Indicazioni pre-operatorie
E’ opportuno non programmare l’intervento immediatamente prima o durante il flusso mestruale. Informare il Chirurgo di qualsiasi trattamento con farmaci tipo: cortisonici, antiipertensivi, contraccettivi, ipoglicemizzanti, anticoagulanti, cardioattivi o tranquillanti ecc.
Sospendere l’assunzione di farmaci contenenti l’acido acetilsalicilico (Aspirina, Ascriptin, Bufferin, Cemerit, Vivin C ecc.) almeno 10 giorni prima dell’intervento. E’ consigliato alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali di interrompere l’assunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento chirurgico. E’ necessario astenersi dal fumo (attivo e passivo) per almeno due settimane prima dell’intervento (l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori). Segnalare la comparsa di raffreddore, mal di gola , tosse e malattie della pelle. Qualora dovesse insorgere la necessità di assumere un qualunque farmaco non segnalato in fase di colloquio anestesiologico, farlo presente subito al dott. Battistella per valutarne possibile assunzione.
Il giorno dell’intervento
Fare uno shampoo accurato con un buon detergente. Per qualche giorno dopo l’intervento, infatti, non sarà possibile lavare i capelli.
Presentarsi in clinica con: referti degli esami pre-operatori in originale.
Abbigliamento:
• Indossare abbigliamento comodo.
• una maglietta apribile anteriormente (es. felpa, camicia).
• biancheria di cotone (slip e calzini);
• abbigliamento pratico da indossare durante la permanenza in Clinica;
• un paio di ciabatte.
Saldo dell’intervento. ll saldo della procedura deve pervenire il giorno dell’intervento:
• a mezzo contanti;
• a mezzo assegno.
La sistemazione in clinica sarà in camera singola o doppia a seconda del numero di interventi della giornata e delle esigenze di reparto, pertanto, al fine di evitare di arrecare disturbo a chi ha appena subito un intervento chirurgico, è gradito un solo visitatore/accompagnatore per persona.
Dopo l’intervento di autotrapianto con tecnica strip/ FUT
Alla dimissione indossare la fascia elastica a che non dovrà mai essere essere rimossa per tutto il periodo indicato dal dott. Tommaso Battistella.
Per un tempo variabile dai 10 ai 20 giorni, evitare di svolgere lavori pesanti o sollevare pesi. La ripresa del lavoro o dell’attività sportiva dovrà essere graduale.
Per almeno 7 giorni non fumare. Per almeno un mese evitare l’esposizione diretta al sole e al calore intenso (es. sauna).
Mantenere asciutte e pulite le medicazioni. Le cicatrici chirurgiche necessitano di almeno 10-12 mesi per stabilizzarsi e durante questo periodo andranno in contro ad un evidente miglioramento spontaneo.
Evitare:
– Assunzione di farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina) per i primi 20 giorni.
– Contrazione dei muscoli dell’addome con movimenti bruschi.
– Esposizione al sole o ad altre fonti di calore intenso (sauna) per un anno (proteggere le cicatrici con filtro solare a protezione totale anche sotto il costume).
Necessario:
– Indossare la guaina elastica per almeno una settimana, giorno e notte.
– Dormire in posizione supina (a pancia in su’) “spezzata” (con 2 cuscini dietro la schiena) le prime sere.
– Assumere scrupolosamente la terapia farmacologia prescritta.
– Riprendere l’attività sportiva gradualmente dopo 20 giorni